Il giorno della mia Separazione (divorzio facile, vita difficile)


Oggi è uno dei giorni piu' tristi della mia vita: un giudice di fretta legge il tuo accordo consensuale (impostomi veramente) poi firma quasi stufo, inizia la tua ufficiale separazione. Non sei più sposato.

Come un alieno sulla terra osservi giudice, avvocati, avvocatesse, moglie, tutti ridenti prima dopo e durante "la prassi".. intenti a parlare mondanamente di tv, cinema, grande fratello. Tu sembri l'unico serio anzi mortificato per ciò che si sta consumando, è terribile.

Qualcuno si sveglia: un avvocato mi chiede se ci sarà possibilità' di riconciliare prima del divorzio. Io lo guardo e dico - "è lunga la vita caro avvocato, la mia volontà c'è e c'è sempre stata, ricordati che è lei che ha tradito e non si è' detta pentita, non vedi com'è contenta?" - Lui guarda lei e poi me e dice sbilanciandosi - "hai ragione, troppo pimpante e gioiosa".

Ci si va a separare, a liquidare la famiglia, figli, equilibri, amore, tutto ciò su cui si basa la persona e da cui trae speranza la società con la leggerezza con cui si va al bar, a bere un caffè.

Che mondo pazzo! Che dire? Cosa estrapolare di utile?

Forse una cosa, in particolare ai giovani: state attenti alle persone che vivono la vita in modo superficiale, che sanno tutto di divertimenti e niente di dolore, segretamente sono vuoti e spenti e si augurano che anche voi cadiate nel vuoto con loro. Difficilmente cambieranno, ma continueranno a ridere e rubare assieme, sedurre e abbandonare, conoscere tutti fidarsi di nessuno, criticare sempre e proporre mai.

E' un giorno triste, spero ne verranno di migliori.