Il figlio leader (comprano, votano, comandano)


Il figlio - leader in economia

Da notare come uno dei pochissimi settori contro-tendenza recessiva sia quello dei bambini. Negozi di vestiti costosissimi per bimbi, tecnologie per bimbi, computer portatili per bimbi di 2 anni, gruppi musicali per bimbi, fan club per bimbi. Tutta una nuova "comunicazione" (per usare un termine caro al marketing) che non dovremmo sottovalutare, come padri.

Impegnati come siamo a "salvarci il culo" dalle sempre più alte pressioni e aspettative sul nostro target (maschio sui 30, 40, ecc) forse consideriamo troppo poco il "plagio" che i media-marketer stanno effettuando sui figli e anche su di noi.

Se sui bambini hanno gioco facile (perchè a quell'età si è ingenui e si crede a tutto ciò che ci viene detto) su di noi ci sono metodi più ricamati e subdoli, ad esempio, stimolando il senso di colpa: ''ma come non compri questi nuovi pannolini che grazie agli elefantini (ed al prezzo triplo) tengono tuo figlio piu' felice?'' oppure ''ma come non lo sai che l'omogeneizzato X (che costa il quadruplo) grazie al principio attivo Y fa crescere tuo figlio piu' sano?''

Ricordiamoci che in questo momento ci sono centinaia di persone che arruolate nelle università di marketing stanno studiando psicologia, antropologia, etnologia, comunicazione, internet, e decine di altre discipline, con il solo scopo di ''venderci beni materiali, convinverci che senza l'ultimo lettore DVD la nostra vita sarà peggiore e che vale la pena mettersi sulle spalle delle rate per averlo''.

Percui stiamo attenti a questo nuovo potere, perchè come la polvere da sparo fu utilizzata anche per fare guerre, la psicologia nelle università di "marketing & comunicazione" viene inculcata a giovani leve che poi andranno nelle multinazionali e utilizzeranno questo potere invisibile per comandare le menti delle persone e trasformarle in clienti. '' (già lo fanno: "la tua bmw risolve il problema figa, il tuo rolex ti aiuta nella carriera, la cocacola ciuaua è divertente, kinder merenda è sano per tuo figlio, la vera vacanza è quella alle maldive, se sei armani sei ok" ... e cosi' via) ''

Il figlio - leader in politica

Di recente (2004) è arrivata in parlamento una legge che propone il voto ai minori (espresso dalle madri, tra l'altro questa è una discriminazione sessuale).
Ipotizzo, in futuro: ragazzini di 14 anni che votano la nuova legge sull'affidamento condiviso. Figli di 15 che stabiliscono le strutture organizzative nelle Nuove Scuole Superiori. Figli di 8 anni che vengono in tribunale (è stato proposto anche questo) e, con tanto di avvocato, decidono le sorti della genitorialità di papà e mamma appena separati.
Non credo ci sia bisogno di commentare.

La mia opinione è che se l'attuale società è di stampo eccessivamente adolescenziale l'obiettivo di un governo maturo e saggio è semmai quello di innalzare l'età di voto e di apporto decisionale, non certo abbassarla.

Il figlio - leader in famiglia

Tutto quanto sopra nasce e si sviluppa in primo luogo nella famiglia, dove risiedono le prime due figure di potere che un figlio ha: il padre e la madre.
I genitori adulti, sempre meno degni di tale investitura, oramai tendono a lasciare che il figlio cresca da solo, e gli danno responsabilità genitoriali in modo sempre più prematuro, dal posto a capotavola, al cellulare a sei anni, al managing familiare. Forse perché non sanno cosa dirgli, non sanno cosa insegnare, forse perché hanno così tanta insicurezza e poca stima di se da pensare che quello che sanno non vale d'essere insegnato.

I padri pentiti la pensano così, e stanno zitti, lasciano che il figlio cresca da solo, diventi arrogante, sia recidivo negli sbagli, lasciano che disprezzi il proprio genere, che violenti quello femminile sano, che ami quello femminile perverso.

Anche le madri pentite sono così verso le figlie. Ho visto madri che hanno tenuto i loro segreti di saggezza per se, e che hanno mentito alle figlie sulle verità della vita, e queste ultime giovani vittime allo sbando per il mondo senza una direzione, il padre, si sa, è assente, la madre invece mente, loro, le giovani, accumulano rabbia, infelicità, e per nascondere l’onta della solitudine, della pochezza che si sentono, diventano crudeli, menzognere a loro volta, manipolatrici di uomini e di donne, come hanno visto fare dalla madre.

Quindi il padre è assente dalla famiglia (come si incomincia a dire) spesso per egoismo, cecità e ingenuità. La madre invece è menzognera (come ancora troppo pochi dicono) perché ha usato il suo spessore psicologico (il potere invisibile di cui oramai stiamo prendendo coscienza tutti), il monopolio decisionale in famiglia per manipolare i figli a fini e scopi del tutto personali.

Lo dimostrano le madri di oggi, dove molte di esse, anziché riportare il padre "dentro" la famiglia, se ne "escono" anche loro. Lo fanno quando decidono di non allattare per paura del seno cadente o pre rientrare in linea prima. Lo fanno quando sbattono i neonati di 6 mesi a tempo pieno negli asili nido per non mancare a lavoro e percorrere la carriera.
Le stesse madri che poi nelle separazioni (quando si tratta di ottenere l'affidamento esclusivo e riscuotere begli assegni di mantenimento dichiarano che per i figli hanno fatto tutto e che darebbero la vita. Separazioni volute nel 70% dei casi da loro (fonti ISTAT) ovviamente... per il bene dei figli.

Il figlio - leader e basta

Eccoci quindi al dunque: questo figlio, già leader in economia, in politica e in famiglia, un giorno si ritrova cresciuto e maggiorenne, si ritrova in un posto di lavoro, magari importante, si ritrova con dei vestiti eleganti addosso e con in mano il potere di un adulto. E diventa quello che tutti conosciamo bene: il figlio di puttana.

E' questo l'ultimo stadio che lo accompagnerà a lungo (a volte per tutta la vita), fino a quando un giorno si ritroverà a capire (magari intorno ai 35 o 40) che tutto quello che possiede non è suo, che quello che pensa non è realmente personale, che non ha identità, che non vale niente, che lui, il leader onnipotente, è solo l'ultima ruota del carro.
Allora dovrà decidere se lasciarsi alla depressione (che porta alla morte psicologica) o accettare con umiltà il periodo delle ceneri (periodo descritto egregiamente in Diventare Uomini, R.Bly).

Nell'attesa che un giorno arrivi il Padre Saggio, che col suo sguardo muto ma espressivo, presente ma senza tempo, gli indichi la strada della salvezza. Ringrazio tutti i miei padri, gli uomini adulti ed i maestri, perchè mi hanno salvato da questa fine, e mi hanno insegnato cosa significa dare senza chiedere in cambio, incondizionatamente.