Una cosa sola


… e sotto le tende, sopra un letto fatto di pelli d'animale, giacevano le anime, una d’uomo e una di donna.

Lui carezzava le curve di lei senza mai sollevare le mani percorreva un tragitto che non aveva fine, guardava la pelle della sua amata ed era come il primo vedere, il primo toccare di un bimbo che scopre cos’è il mondo.

Lei si sentiva coperta e protetta di un velo morbido tanto erano morbide quelle vibrazioni che riceveva dal suo uomo, e respirava profondo, si sentiva leggera e protetta da quell’uomo di fronte a lei, lo guardava affascinata dal suo pelo, dai suoi vestiti grezzi, dai suoi muscoli, dal suo volto ossuto ma sincero. Le pareva d’essere la figlia che viene accudita per amore, ma allo stesso tempo sentiva ben altro desiderio fuori e dentro, capiva che non era solo affetto e che qualcosa di più grande l’avrebbe presa.

L'uomo portò ora le dita sulle labbra di lei e ne scoprì la lieve ed eccitante umidità, mentre le percorreva sentiva forte in desiderio di baciarle, e che la realizzazione di quel desiderio in realtà lo avrebbe portato ad una cascata di altri voleri ben più goderecci e lussuriosi. Torno quindi sul mento, sul collo e poi su di una spalla che scopri spostando appena i lembi del vestito. Anche lui sapeva di possedere una spalla, ma quella li era ben altra cosa, era la cosa più rotonda, piccola, e sensuale che avesse mai visto, e dopo averla ammirata e desiderata si avvicino per morderla dolcemente e per leccarla dal basso verso l’alto.


Lei che si sentiva sempre più disorientata, che non ricordava più dove fosse, si scioglieva alla dolcezze del suo uomo e sussulto nel petto l’emozione di sentire i denti di quel maschio dentro la sua belle, capi che il suo corpo non sarebbe stato solo territorio di tenerezza, senti la tensione e il tremito di un animale che sta per essere preso dal suo cacciatore, e senti anche la lingua ruvida passargli sopra la spalla e questo le fece fare un pensiero malizioso e lussurioso.

Passarono lunghi momenti dove i due si studiarono, dove l’uomo che non pensava, e proprio per questo sapeva cosa fare, la scoprì lentamente, e dove lei comincio a sentirsi più sicura, e toccarlo da prima con un dito, poi con tutto il palmo della mano sul petto irsuto e gonfio.

Le mani dure presero i fianchi di lei, che balzò d’un fremito in alto, il petto fu sbattuto sul petto, la bocca morse e rapi la bocca, la lingua ed il fiato entrarono violenti nella bocca di lei. Lei credette di morire e nello stesso istante senti il desiderio accendersi come un incendio improvviso, senti che le piaceva, e si cinse a lui forte come se avessero dovuto volare.

Dopo questo impatto ed alcuni movimenti frenetici e incontrollati l’uomo si fermò, le prese le spalle e allontanandola un po’ la fissò negli occhi con uno sguardo fermo e deciso. Con una mano sulla schiena ed una sui fianchi fece scendere la donna sotto di lui.

L’uomo si mise in ginocchio, mostrando alla donna la sua maestosa erezione. Lei era già ansimante, lui era eccitato. Prese con una mano il grosso fallo, e una volta vicino, comincio a penetrare, lentamente, la carne della donna. Lei sentì male, ma non si contrasse e lanciò un grido, di dolore. Lui continuò nella sua avanzata, e dopo poco il suo fallo era completamente dentro.

Cominciò a muoversi lentamente dentro e fuori.
Lei non sapeva cosa le stava succedendo, troppe emozioni l’avevano attraversata da poter capire qualcosa. Il piacere, il desiderio, il fuoco, il dolore. Si era oramai così lasciata andare che non le importava più cosa sarebbe successo. Si sentiva posseduta da uno spirito potente e dominante. Questo spirito la portò a muovere il bacino in una danza sempre più frenetica, la porto ad avvinghiarsi a quella massa di carne muscolosa che era sopra di lei, senti il desiderio di mordere con i denti, graffiare con le unghie.

L’uomo anch’esso era posseduto da uno spirito che lo comandava sentiva il desiderio di fame, di caccia, sentiva la sua donna come un animale caldo da possedere. E questo lo spingeva a penetrarla sempre con più vigore e forza.

La donna adesso sentiva il calore, sentiva il sudore, la saliva, il bagnato dei corpi, sentiva un’energia che montava dentro come un qualcosa che stava per esplodere. Si sentiva pazza, felice. E ne voleva ancora di quel piacere, voleva ancora il fallo del suo uomo, e lo gridava – “si, ancora, amore, ancora, dammelo tutto”

L’uomo, il cui piacere era anche quello di lei, prese a sbatterla ancora più forte e veloce, il suo respiro era grosso e rumoroso, la sua bocca aperta con il mento in fuori, i suoi occhi ora chiusi, ora aperti e spiritati guardavano quell’animale bello ed eccitato sotto di lui. E rispose – “si, prendilo tutto, e godi”.

Lei d’improvviso si contrasse, vide le stelle, e gridando al cielo si bagnò completamente.
L’uomo senti un ultimo forte impulso dentro di se, spinse fino a far uscire l’anima e inondò le pareti e la carne della donna.

I corpi in un attimo caddero uno sull’altro come carne morta.
Le due anime, infatti, erano volate via, fuori dai corpi, nel cielo e nello spazio. In quel posto non esisteva la vita e la morte. Per un po’ furono una sola cosa felice, parte dell’infinito e del Tutto.


Risè disse: " In realtà, nell’incontro tra un uomo e una donna, sono i due principi primordiali, il maschile e il femminile, che si incontrano e vengono messi in campo. La loro forza e intensità sarà tanto maggiore quando i due amanti saranno consapevoli di non essere soli, nel letto, ma di essere in qualche modo sostenuti da queste due forze, il cui incontro ha provocato e accompagnato la storia del mondo e che sta per accompagnare anche la loro nel loro rapporto. " (dal libro Maschio amante felice, Red Edizioni)